Chi vuol esser lieto sia… Ovvero come essere felici

Avete mai guardato che luna c’è sopra la vostra testa? E’ luna piena? E’ luna crescente? È luna calante? E’ una notte senza luna? E se è una notte senza luna che nome ha?

Nelle nostre giornate a volte ci sentiamo pieni di energie a volte scarichi, diamo la colpa allo stipendio troppo basso o al treno che arriva sempre in ritardo, ma non alziamo mai lo sguardo al cielo. Così non sapremo mai che in luna calante la nostraforza diminuisce e nelle notti senza luna l’energia si accende per nuovi progetti e nuove storie.

È vero senza errore e menzogna, é certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per compiere i miracoli della Cosa-Una. Da ciò deriveranno innumerevoli adattamenti mirabili il cui segreto sta tutto qui.
Pertanto io fui chiamato Ermete Trismegisto, possessore delle tre parti della Filosofia di tutto il mondo.

Eh si, ma noi le costellazioni non le guardiamo. Sono troppo lontane dai nostri guai terreni. Eppure ognuna di loro racconta la storia di un eroe, Orione, Andromeda Cassiopea Perseo, Ercole, Corona Boreale. Eroi che in fondo in fondo ci assomigliano. Ma noi, no, le storie preferiamo leggerle sul Kindle alla vitrea luce del computer.

Ma va beh, smettiamo di fare voli pindarici e mettiamo i piedi per terra: abbiamo mai guardato come cadono a terra le foglie in autunno? abbiamo mai guardato il loro volteggiare e le loro curve sinuose?

Ci è mai capitato di vedere la vita che cerca sempre una via in quel soffione che cerca di farsi largo tra la lastra del marciapiede e l’asfalto della strada.

Così dovete pensare di questo mondo fugace:
Una stella al mattino, una bolla in un fiume; Il lampo in una nube estiva,
Una luce tremolante, un fantasma, e un sogno.

Buddha, il sutra del Diamante.

E abbiamo mai osservato le mille le mille forme di un sasso o gli strani vermi che brulicano sotto di esso?
Eppure sono associati al processo di decomposizione e trasformazione nella natura e si collegano al concetto di metamorfosi personale o al cambiamento interiore.

Eravamo vermi prima di essere uomini e torneremo vermi prima dell’ultima nostra trasformazione.

Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia.
Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi.
Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo.

Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.

Chandra Candiani

felici

E allora, volete essere felici? Imparate a coltivare quella qualità tanto preziosa che è l’attenzione. Prestate attenzione agli esseri umani, agli alberi, ai fiori che incontrate sul vostro cammino, alle gocce di pioggia, alle farfalle, agli insetti, agli uccelli…
Prestate attenzione alla vostra vita interiore.
Perché anche voi siete abitati da presenze invisibili che volteggiano di fiore in fiore, cantano fra gli alberi e come quelle che popolano le fiabe e fanno brillare mille gocce di rugiada nella vostra anima.

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